Codice Etico ERSAF

CODICE ETICO

PREMESSA

Il presente Codice Etico rappresenta l’enunciazione dei valori dell’Associazione, nonché dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF rispetto a tutti i soggetti con cui entra in relazione per il conseguimento del proprio scopo sociale. Fissa inoltre standard di riferimento e norme di condotta che devono orientare i comportamenti e le attività di coloro che operano nell’ambito dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF, siano essi Organi dell’Associazione, Revisori, dipendenti e collaboratori esterni.

L’Associazione svolge la sua attività in un ambiente complesso regolato da numerose leggi, il cui rispetto è un dovere fondamentale. L’etica è da intendersi come metodo per orientare la condotta di tutti coloro che prestano la loro opera per l’Associazione, attraverso il richiamo a principi etici generali, oltre e al di là delle prescrizioni di legge. Convincimento dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF è che l’etica nella conduzione della vita associativa sia anche condizione per il successo della stessa.

Il Codice Etico si inserisce anche nel quadro delle previsioni del decreto legislativo 8 giugno 2001, n° 231, dettando i principi generali di gestione, vigilanza e controllo cui i modelli di organizzazione devono ispirarsi, disciplinando altresì casi e comportamenti specifici per l’Associazione, principalmente ai fini della prevenzione dei reati di cui al predetto decreto ed alle sue successive modificazioni ed integrazioni.

Il Codice Etico è applicato al fine di prevenire la violazione dei principi di legalità, trasparenza, correttezza e lealtà da parte dei “soggetti in posizione apicale”, dipendenti e collaboratori interni ed esterni.

 

OBIETTIVO

Il presente Codice Etico è stato elaborato per assicurare che i valori etici dell’Associazione siano chiaramente definiti e costituiscano l’elemento base della cultura associativa, nonché lo standard di comportamento di tutti i collaboratori dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF nella conduzione delle attività e di tutte le iniziative promosse dall’Associazione.

 

LA MISSION DELL’ENTE DI RICERCA SCIENTIFICA ED ALTA FORMAZIONE IN SIGLA ERSAF

L’Associazione denominata “Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla E.R.S.A.F.” è costituita quale Associazione di diritto privato ai sensi dell’art. 14 e seguenti del codice civile.

L’Associazione si configura come Associazione sindacale datoriale dei professionisti della formazione e proprie aziende di riferimento.

Gli scopi che l’associazione si propone sono:

Assumere la più ampia tutela, nei confronti di chiunque, dei gestori, enti o privati, di istituti di educazione, di formazione e di istruzione;

Rappresentare sindacalmente, a tutti gli effetti dell’art. 39 della Costituzione Italiana, le scuole e gli istituti scolastici, i corsi di istruzione di ogni ordine e grado, i collegi ed i convitti, gli educandati, le attività culturali e scolastiche varie, comprese quelle di istruzione e di formazione professionale, in quanto gestite da persane fisiche, società, enti, associazioni riconosciute e non riconosciute che siano associate o che ne facciano richiesta, accettando II presente Statuto ed il relativo regolamento;

Promuovere, intensificare e stabilire rapporti di collaborazione a livello europeo con organizzazioni europee allo scopo di contribuire alla diffusione in Italia delle normative vigenti negli altri Paesi della Comunità Europea sul tema delle libere istituzioni scolastiche;

Collaborare con le autorità centrali, regionali e provinciali per controllare l’evoluzione del fenomeno scolastico, per verificare un proficuo coordinamento tra iniziativa pubblica e privata e per garantire la tutela di questa ultima.

L’Associazione potrà altresì svolgere qualsiasi altra attività che possa essere ritenuta utile al conseguimento degli scopi sopra indicati, in generale quello di favorire la diffusione della cultura e l’informazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tecnologia,  igiene alimentare, promuovere la formazione degli insegnanti e dei formatori in generale, promuovere progetti di ricerca scientifica universitaria, promuovere e strutturare percorsi di alta formazione anche universitaria, promuovere l’inserimento lavorativo e sociale dei cittadini europei ed extracomunitari, perseguire quindi fini di solidarietà civile, culturale e sociale.

Potranno associarsi tutti coloro che ne facciano espressa richiesta avendo interesse nei settori sopra specificati.

L’Associazione si propone tra l’altro, valorizzando le competenze degli associati e garantendo il rispetto delle regole deontologiche-il conseguimento dei seguenti scopi:

Rappresentare e valorizzare le figure professionali dei formatori ed esperti operanti nel settore della sicurezza (compresa anche la Privacy), salute e ambiente nei luoghi di lavoro anche attraverso la qualificazione e l’attestazione delle competenze;

Promuovere ed organizzare attività di formazione e di consulenza negli enti pubblici e privati;

Promuovere ed organizzare attività educative e laboratoriali, attività di ricreazione e di sport non agonistico;

Promuovere ed organizzare attività culturali, di spettacolo, d’animazione, d’informazione, di crescita civile, organizzate anche all’interno delle strutture educative e scolastiche, operare per costruire le basi di collaborazione con altre associazioni italiane, europee e internazionali anche per la programmazione e la realizzazione di progetti a carattere internazionali;

Promuovere l’aggiornamento anche mediante attività di formazione ed informazione in grado di favorire il continuo miglioramento culturale e professionale dei soggetti operanti nel settore;

Promuovere ed organizzare attività nei campi della sicurezza, della salute e dell’ambiente nei luoghi di lavoro e di vita anche in collaborazione con il mondo universitario e con altre organizzazioni;

Promuovere il volontariato ed iniziative di informazione sulla prevenzione delle malattie professionali;

Promuovere e partecipare alla creazione di consorzi universitari;

Promuovere e realizzare, anche attraverso il centro di formazione di organismi a cui l’associazione aderisce, corsi organizzati per la formazione tecnica morale e professionale di tutto il personale dell’associazione;

Organizzare corsi per terzi e per la popolazione, di sensibilizzazione alle problematiche sociali, ambientali e di protezione civile oltre che assistenziali in genere;

Supportare opere di raccolta fondi da destinare alle attività assistenziali ed organizzative;

Promuovere e realizzare attività ed iniziative di protezione civile e di tutela dell’ambiente, anche attraverso organismi associativi e loro articolazioni territoriali e partecipare ad iniziative negli stessi settori promosse da terzi;

Collaborare ad iniziative di solidarietà internazionale anche realizzate da altre associazioni;

Operare in attività assistenziali di qualsiasi specie, quali fossero richieste dalle circostanze, per scelta del consiglio direttivo;

Strutturare percorsi di alta formazione qualificanti negli ambiti innovativi previsti dal piano Industria 4.0;

Promuovere e partecipare attivamente alla creazione di Competence Center, Digital Innovation Hub, Cluster Tecnologici, Acceleratori ed Incubatori d’Impresa, Competence Center nonché partecipare direttamente o in forme di collaborazione ed associazione a Bandi pubblici e privati che prevedano l’istituzione di tali soggetti;

Concorrere e promuovere l’Implementazione del Piano Nazionale Scuola Digitale nelle seguenti direttrici:

  1. Competenze per la Manifattura 4.0: atelier creativi, corsi di tecnologia e laboratori su Industria 4.0,
  2. Laboratori Territoriali: incontro scuola-impresa, sviluppo competenze digitali per Made in Italy,

III.          Curricoli Digitali: sviluppo di 25 curricoli con focus digitale su tematiche Industria 4.0,

  1. Pensiero Computazionale: formazione in pensiero computazionale alla scuola primaria;

Realizzare percorsi formativi qualificanti per i propri iscritti e per gli operatori del settore, in particolare per la figura del formatore, dei responsabili e degli addetti nel campo della sicurezza nei luoghi di lavoro anche attraverso la costituzione di una rete di centri di formazione convenzionati presente su tutto il territorio nazionale; nello svolgimento delle proprie attività ogni centro di formazione convenzionato è tenuto all’osservanza ed al rispetto del presente Statuto e delle direttive eventualmente impartite dal Consiglio Direttivo dell’Associazione;

Collaborare con le istituzioni internazionali, comunitarie, nazionali e locali per lo studio ed emanare normative, linee guida, buone pratiche e buone prassi, standard di riferimento;

Promuovere studi e ricerche sul settore, con particolare riguardo all’analisi dei fabbisogni formativi, alla legislazione nazionale, regionale ed europea, allo sviluppo della formazione professionale;

Promuovere e strutturare percorsi di formazione accreditati e qualificati dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR), per formatori ed insegnanti nei seguenti ambiti:

  1. Didattica e metodologie;
  2. Metodologie e attività laboratoriali;

III.          Innovazione didattica e didattica digitale;

  1. Didattica per competenze e competenze trasversali;
  2. Gli apprendimenti;
  3. Educazione alla cultura economica;

VII.         Orientamento e Dispersione scolastica;

VIII.       Bisogni individuali e sociali dello studente;

  1. Problemi della valutazione individuale e di sistema;
  2. Alternanza scuola-lavoro;
  3. Inclusione scolastica e sociale;

XII.         Dialogo interculturale e interreligioso;

XIII.        Gestione della classe e problematiche relazionali;

XIV.       Conoscenza e rispetto della realtà naturale e ambientale;

  1. Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;

XVI.       Sviluppo della cultura digitale ed educazione ai media;

XVII.      Cittadinanza attiva e legalità;

XVIII.     Didattica delle singole discipline previste dagli ordinamenti.

Collaborare con Enti e organismi pubblici e privati che si occupano di formazione professionalizzante, organizzare corsi di formazione soggetti a norma e obblighi di legge nonché corsi di formazione ai sensi ISO/IEC 17024 direttamente in collaborazione con gli enti formativi delle parti sociali costituenti o altri enti, istituti pubblici e privati, università ecc.;

Rilasciare attestati di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dall’associato;

Organizzare, progettare e svolgere direttamente o tramite le proprie aziende associate corsi di alta formazione e perfezionamento e azioni formative, anche post laurea utilizzando la metodologia della formazione a distanza con integrazioni in aula e l’uso dell’on-line; promuovere studi e ricerche, istituire gruppi di lavoro, convegni mostre e premi sul tema della sicurezza sul lavoro e sul rispetto della privacy;

Partecipare direttamente o sotto forma di associazione temporanea di imprese, raggruppamento temporaneo di imprese o associazione temporanea di scopo a bandi pubblici e privati;

Sostenere progetti di innovazione tecnologica e di promozione dei sistemi di qualità;

Promuovere iniziative per lo sviluppo della formazione continua, permanente e di riqualificazione professionale, per i dipendenti nonché per i lavoratori con rapporto di lavoro non subordinato, per accrescerne le competenze anche armonizzando i propri interventi con l´attività dei fondi interprofessionali;

Organizzare, progettare e svolgere direttamente o tramite le proprie aziende associate corsi finalizzati alla cosiddetta “accoglienza integrata” per soggetti in attesa di permesso di soggiorno o richiedenti asilo mediante o senza collaborazione con enti territoriali, nella fattispecie mediazione linguistico culturale, formazione e riqualificazione professionale ed orientamento all’inserimento lavorativo e sociale;

Organizzare, progettare e svolgere direttamente o tramite le proprie aziende associate corsi finalizzati all’inserimento o al reintegro all’interno del mercato del lavoro di soggetti in attesa di prima occupazione o disoccupati;

Promuovere l’applicazione volontaria dei sistemi di gestione per la prevenzione;

Progettare, organizzare, produrre, editare, acquistare e distribuire opuscoli, libri, cd-rom, dvd, materiali, prodotti e video di ogni genere anche via internet;

Proporre la promozione dell’immagine con produzione di ogni tipo di pubblicità e prodotti cartacei e multimediali;

Ricercare, promuovere e stipulare, ove necessario per l’Associazione, polizze assicurative coprenti gli esperti del settore, sia per la copertura di spese legali in caso di procedimenti penali sia per la copertura di responsabilità civili derivanti da attività professionali svolte da soci;

L’associazione può organizzare convegni, manifestazioni, produrre e diffondere pubblicazioni, gestire spazi e punti informativi, creare staff di operatori qualificati in ambito ambientale e vari settori lavorativi, offrire servizi di consulenza da un punto di vista scientifico e da un punto di vista organizzativo in vari campi;

Stipulare con i Sindacati dei Lavoratori Contratti Collettivi Nazionali e accordi concernenti la disciplina dei rapporti di lavoro e istituire rappresentanze Bilaterale e Paritetiche sul Territorio Nazionale;

L’Associazione può svolgere attività strumentali od accessorie a quelle statutarie, in quanto integrative delle stesse;

L’Associazione, inoltre, intende agire ai sensi della Legge n°4 del 14 gennaio 2013, operando in piena autonomia e libertà, nel rispetto delle proprie competenze ed in ossequio ai principi di indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, buona fede e correttezza ed affidamento del pubblico, si prefigge i seguenti ulteriori scopi:

  1. Adottare un Codice di Condotta ai sensi dell’art. 27-bis del Codice di Consumo di cui al D.Lgs. 6 settembre 2005, n°206. L’Associazione vigilerà sulla condotta professionale dei propri associati stabilendo anche le sanzioni disciplinari da irrogare agli associati nel caso di eventuali violazioni;
  2. Promuovere forme di garanzia a tutela dell’utente e, nello specifico, l’attivazione di uno “Sportello di Garanzia” per l’utente consumatore presso il quale i committenti delle prestazioni professionali potranno rivolgersi in caso di contenzioso insorto con i singoli professionisti, ai sensi dell’art. 27-bis del Codice di Consumo di cui al D.Lgs. 6 settembre 2005, n°206.

III.          Rilasciare ai propri iscritti, sotto la responsabilità del proprio rappresentante legale, le attestazioni di cui all’art.7 della legge n°4 del 14 gennaio 2013; le attestazioni riguarderanno:

  • la regolare iscrizione del professionista all’Associazione i requisiti necessari per la partecipazione all’Associazione;
  • gli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti cono tenuti a rispettare nell’esercizio della propria attività professionale, ai fini del mantenimento dell’iscrizione all’Associazione;
  • le garanzie fornite all’utente;
  • l’eventuale polizza assicurativa per la responsabilità professionale stipulata dal professionista;
  • l’eventuale possesso da parte del professionista iscritto di una certificazione rilasciata da un organismo accreditato relativa alla conformità alla normativa UNI EN ISO. La validità delle predette attestazioni non potrà eccedere il periodo per il quale il professionista risulti iscritto all’Associazione e sarà rinnovata ad ogni rinnovo dell’iscrizione all’Associazione stessa, per lo stesso periodo temporale. La scadenza dell’attestazione sarà comunque specificata nell’attestazione stessa.
  1. Promuovere la costituzione di Comitati di indirizzo e di sorveglianza sui criteri di valutazione e rilascio degli attestati di qualificazione e competenza professionale, ai sensi del comma3, art. 4 della Legge n°4 del 14 gennaio 2013;
  2. Collaborare ai sensi dell’art. 9 della Legge n°4 del 14 gennaio 2013, all’elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alle singole attività professionali, attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici o facendo pervenire, nella fase dell’inchiesta pubblica, i propri contributi;
  3. Promuovere la costituzione di organismi di certificazione accreditati dall’organismo unico nazionale di accreditamento ai sensi del Reg. CE n°675/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008, per i settori di propria competenza;

VII.         Riunirsi nelle forme aggregative di cui all’art. 3 della Legge n°4 del 14 gennaio 2013, mantenendo inalterata la propria autonomia. Dette forme aggregative avranno natura privatistica ed agiranno in totale trasparenza ed imparzialità ed avranno funzioni di:

  • Promozione e qualificazione delle attività professionali rappresentate;
  • Divulgazione delle informazioni e delle conoscenze connesse;
  • Rappresentanza delle istanze comuni nelle opportune sedi politiche ed istituzionali;
  • Controllo dell’operato delle singole Associazioni al fine del verificare il rispetto e la congruità degli standard professionali e qualitativi dell’esercizio delle attività e dei codici di condotta definiti dalle Associazioni medesime.

VIII.       Autorizzare i propri associati ad utilizzare il riferimento all’iscrizione all’Associazione come marchio o attestato di qualità o di qualificazione dei propri servizi, osservando tutte le prescrizioni imposte dal D.Lgs. 26 marzo 2010, n°59. Ai sensi dell’art. 5, comma 2 della Legge n°4 del 14 gennaio 2013, l’Associazione provvederà a rendere conoscibili anche i seguenti elementi:

  • Codice di condotta che preveda sanzioni graduate in relazione alle violazioni eventualmente poste in essere;
  • Elenco degli iscritti, aggiornato con cadenza annuale;
  • Sedi presenti sul territorio nazionale, in almeno 3 Regioni;
  • Presenza di un’adeguata struttura tecnico scientifica dedicata alla formazione permanente dei propri associati, in forma diretta o indiretta;
  • Eventuale possesso di un sistema certificato di qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001 per il settore di competenza;
  • Garanzie attivate a tutela degli utenti, in particolare riguardo ai recapiti ed alle modalità di accesso allo Sportello per i Consumatori ai sensi dell’art.2, comma 4 della Legge n°4 del 14 gennaio 2013.
  • Curare il proprio inserimento nell’elenco di cui al comma 7, art.2 della Legge n°4 del 14 gennaio 2013 e pubblicare sul proprio sito web, sotto la responsabilità del proprio rappresentante legale, tutti gli elementi informativi ritenuti utili per i consumatori, in ossequio a criteri di correttezza, trasparenza e veridicità.”

 

NATURA, STRUTTURA E AMBITO DI APPLICAZIONE DEL CODICE ETICO

4.1 Natura

 

Il Codice Etico (di seguito il “Codice”) unitamente allo Statuto, ed al Codice Deontologico costituisce elemento di accettazione obbligatoria per l’adesione e l’iscrizione all’Associazione.

 

4.2 Struttura

 

Il Codice si compone delle seguenti parti:

1) Principi Etici generali;

2) Principi Etici nell’Ambito della Corporate Governance;

3) Criteri di condotta;

4) Risorse finanziarie;

5) Attuazione del Codice Etico;

6) Sistema sanzionatorio;

7) Adozione e aggiornamento del Codice Etico.

 

4.3 Ambito di applicazione

 

Il Codice contiene l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’Associazione nei confronti dei portatori d’interessi: associati, dipendenti, fornitori, utenti, committenti, partner, Pubblica Amministrazione, ecc.; nonché nei confronti di tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano rapporti o relazioni con la stessa.

All’osservanza del Codice sono tenuti:

  1. i rappresentanti degli organi sociali e tutti i componenti del corpo dirigenziale, che devono conformare le loro decisioni e azioni al rispetto del Codice, diffonderne la conoscenza e favorirne la condivisione da parte di dipendenti e terzi soggetti che operano per conto dell’Associazione. I componenti del corpo dirigenziale, inoltre, devono costituire, attraverso il proprio comportamento, un modello di riferimento per il personale;
  2. gli associati, che agiscano sia come singoli soggetti sia sotto forme societarie, i quali sono tenuti ad agire nel rispetto del Codice e a segnalare all’Organismo di Vigilanza e/o al Consiglio Direttivo eventuali infrazioni;
  • i dipendenti, che sono tenuti ad agire nel rispetto del Codice e a segnalare all’Organismo di Vigilanza e/o al Consiglio Direttivo eventuali infrazioni;
  1. i fornitori di beni e servizi, i quali devono essere opportunamente informati delle regole di condotta contenute nel Codice e uniformarvi i propri comportamenti per tutta la durata del rapporto contrattuale con l’Associazione.
  2. I soggetti obbligati al rispetto del Codice sono definiti “Destinatari”.

 

PRINCIPI ETICI GENERALI

5.1 Legalità

 

I Destinatari sono tenuti al rigoroso rispetto delle leggi e, in generale, delle norme vigenti, sia nazionali sia comunitarie. Inoltre, sono impegnati a rispettare i regolamenti, le procedure e le istruzioni aziendali, quali attuazioni di obblighi normativi.

 

5.2 Correttezza e Integrità

 

I Destinatari sono tenuti al rispetto delle regole deontologiche, contenute nel corrispondente Codice Deontologico. Gli scopi associativi sono perseguiti con onestà, correttezza e responsabilità. Nella gestione ed utilizzo delle risorse finanziarle è osservato il massimo rigore. I Destinatari sono inoltre tenuti al rispetto della normativa associativa, in quanto attuazione di obblighi deontologici, di correttezza e integrità.

 

5.3 Trasparenza

 

I Destinatari sono tenuti a rispettare il principio di trasparenza, inteso come chiarezza, completezza e pertinenza delle informazioni riguardanti l’attività sociale, ed in particolare quelle attinenti la gestione e utilizzo delle risorse finanziarie, sia verso l’interno sia verso l’esterno. I Destinatari sono obbligati al rispetto della normativa associativa, quale attuazione del principio di trasparenza.

 

5.4 Riservatezza

 

I Destinatari assicurano la massima riservatezza delle informazioni conosciute in occasione delle attività svolte per conto dell’Associazione. Gli stessi sono tenuti a trattare dati e informazioni associative esclusivamente nell’ambito e per i fini delle proprie attività di collaborazione e, comunque, a non divulgare (comunicare, diffondere o pubblicare in alcun modo) informazioni sensibili senza l’esplicito consenso degli interessati e informazioni riservate senza l’autorizzazione dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF

5.5 Eccellenza

 

I Destinatari, in particolare i collaboratori, considerano l’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF uno strumento di miglioramento culturale e professionale, attuando e sviluppando nel continuo il proficuo scambio di conoscenze ed esperienze.

 

5.6 Competenza

 

Nel perseguire i propri scopi l’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF opera senza soluzione di continuità per dotarsi di un patrimonio sempre più ampio di conoscenze, competenze ed esperienze. Lo Stesso è impegnato a realizzare iniziative di formazione e informazione rivolte ai collaboratori ed al più vasto pubblico, anche in collaborazione con altre Istituzioni, sia pubbliche sia private.

 

5.7 Indipendenza

 

Nel perseguire gli scopi associativi l’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF non accetta e tollera condizionamenti esterni di nessun tipo, specie per quanto riguarda l’elaborazione scientifica e culturale dei propri progetti, la pubblicazione dei relativi risultati e il rapporto con le Istituzioni, in particolare con quelle Pubbliche.

 

5.8 Valore della persona

 

L’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF favorisce l’impiego delle risorse umane nel rispetto e nella valorizzazione delle caratteristiche individuali, tutelando le diversità e fondando le relazioni interne principalmente sul dialogo.

 

5.8.1 Rispetto della dignità della persona: i Destinatari rispettano i diritti fondamentali delle persone tutelandone l’integrità morale e garantendo eguali opportunità. Nelle relazioni interne ed esterne non sono ammessi comportamenti che abbiano un contenuto discriminatorio basato su opinioni politiche e sindacali, religione, origini razziali o etniche, nazionalità, età, sesso, orientamento sessuale, stato di salute e in genere qualsiasi caratteristica intima della persona umana.

 

5.8.2 Formalizzazione del rapporto di lavoro: i rapporti di lavoro sono formalizzati con regolare contratto, rifiutando qualunque forma di lavoro irregolare. I Destinatari favoriscono la massima collaborazione e trasparenza nei confronti del neoassunto, affinché quest’ultimo abbia chiara consapevolezza dell’incarico attribuitogli.

 

5.8.3 Gestione e valutazione del personale: Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF rifiuta qualunque forma di discriminazione nei confronti dei propri collaboratori, favorendo processi decisionali e valutativi basati sui criteri oggettivi comunemente condivisi.

 

5.8.4 Sicurezza, salvaguardia, della salute e delle condizioni di lavoro: Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF favorisce condizioni di lavoro che tutelino l’integrità psico-fisica delle persone, mettendo a disposizione luoghi di lavoro conformi alle vigenti normative in materia di salute e sicurezza. Il dipendente/collaboratore, comunque, dovrà rispettare tutte le leggi e gli standard applicabili in materia di sicurezza e protezione ambientale ed attenersi alle politiche dell’Associazione nei casi in cui queste impongono requisiti più rigorosi rispetto agli standard di legge (OHSAS 18001 e ISO 19001 per la qualità del lavoro).

 

5.8.5 Crescita professionale: Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF promuove la crescita professionale dei collaboratori mediante opportuni strumenti, partecipazione ad eventi ed occasioni lavorative nonché appositi piani formativi.

 

5.8.6 Discriminazione e molestie: Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF vuole essere per i suoi dipendenti e collaboratori un luogo di lavoro esente da discriminazioni o molestie illegali. Pertanto, saranno offerte pari opportunità a tutti i dipendenti e a coloro che cercano impiego presso la stessa, in linea con le disposizioni di legge applicabili, e non saranno tollerate molestie o condotte suscettibili di creare un’atmosfera ostile sul luogo di lavoro.

 

5.9 Prevenzione dei conflitti di interessi

 

L’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF contrasta decisamente tutte le situazioni o condizioni di conflitto di interesse, anche quelle potenziali. Chiunque si trovi in tale situazione o condizione deve comunicarlo all’Organo associativo di riferimento, ed è obbligato ad astenersi dal proseguire nel rapporto o relazione di lavoro o collaborazione fino a quando il predetto Organo non gli abbia comunicato le decisioni in merito alla sua posizione.

 

5.10 Responsabilità dei Soci e dei collaboratori

 

I Soci e collaboratori riconoscono i predetti principi e s’impegnano a rispettarli. Essi sono eticamente responsabili gli uni nei confronti degli altri e verso l’Associazione dell’applicazione di tali principi.

 

5.11 Tutela del nome

 

I Soci sono tenuti ad utilizzare il logo associativo in conformità di quanto previsto dall’apposito Regolamento, evitando qualsiasi modalità che non sia conforme alle finalità associative o che comunque possa arrecare pregiudizio al prestigio e al buon nome dell’Associazione stessa.

 

PRINCIPI ETICI NELL’ AMBITO DELLA CORPORATE GOVERNANCE

6.1 Organi Sociali

 

Le nomine dei componenti degli Organi Sociali devono avvenire mediante procedure trasparenti. Gli Organi Sociali agiscono e deliberano con cognizione di fatto e di causa, ed in piena autonomia, perseguendo l’obiettivo della creazione di valore per l’Associazione e nel rispetto dei principi di legalità, correttezza e integrità. Le decisioni dei componenti gli Organi Sociali devono essere autonome, ovvero basarsi sul libero apprezzamento e perseguire l’interesse dell’Associazione. L’indipendenza di giudizio è un requisito essenziale delle decisioni degli Organi Sociali, pertanto i componenti devono garantire la massima trasparenza nell’attuazione e gestione delle operazioni in cui abbiano interessi particolari. In tali circostanze, oltre ad attenersi a quanto previsto nel precedente punto 5.9, si dovranno rispettare le norme di legge ed i regolamenti dell’associazione. In particolare, i componenti del Consiglio Nazionale e del Comitato di Presidenza sono tenuti individualmente a svolgere il proprio ruolo con serietà, professionalità e presenza, consentendo così all’ Associazione di trarre beneficio dalle loro specifiche competenze.

 

6.2 Relazioni con i Soci ed i collaboratori

 

L’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF garantisce la trasparenza e promuove l’informazione nei confronti dei Soci e collaboratori, nel rispetto del presente Codice e delle norme vigenti. Gli interessi di tutti i Soci sono promossi e tutelati, rifiutando qualunque interesse particolare o di parte. L’Associazione sostiene una consapevole ed informata partecipazione dei Soci alla vita associativa. Garantisce inoltre la massima riservatezza delle informazioni sensibili e confidenziali riguardanti i Soci. I Destinatari coinvolti devono mantenere riservate tali informazioni e non abusarne. La diffusione, verso l’esterno, di informazioni riguardanti i rapporti con i Soci avviene con prudenza e cautela. In ogni caso, è assolutamente proibito diffondere notizie false e tendenziose.

 

6.3 Trasparenza della contabilità dell’Associazione

 

L’Associazione garantisce la massima trasparenza, affidabilità ed integrità delle informazioni inerenti la sua contabilità. Ogni operazione e transazione deve essere correttamente registrata, autorizzata, verificabile, legittima, coerente e congrua. Tutte le azioni ed operazioni dell’Associazione devono avere una registrazione adeguata e deve essere possibile la verifica dei processi di decisione, autorizzazione e svolgimento. Per ogni operazione deve esserci un adeguato supporto documentale al fine di poter procedere, in ogni momento, all’effettuazione di controlli che attestino le caratteristiche e le motivazioni dell’operazione ed individuino chi ha autorizzato, effettuato, registrato, verificato l’operazione stessa. I Destinatari che venissero a conoscenza di omissioni, falsificazioni o negligenze sono tenuti a riferire i fatti all’Organismo di Vigilanza.

 

6.4 Controllo Interno

 

L’Associazione è dotata di un sistema di controlli interni che contribuisce al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei processi associativi, nonché al contenimento dei rischi delle operazioni associative, rispetto al quale i Destinatari devono essere consapevoli dell’esistenza. I Destinatari, nell’ambito delle funzioni svolte, sono responsabili della definizione, dell’attuazione e del corretto funzionamento dei controlli inerenti le aree operative o le attività loro affidate.

 

CRITERI DI CONDOTTA

 

7.1 RAPPORTI TRA I SOCI E TRA I SOCI E L’ASSOCIAZIONE

 

7.1.1 Rapporti tra i soci

 

I Soci e collaboratori, sia singoli soggetti sia società, ed i loro rispettivi collaboratori e/o dipendenti sono tenuti a rispettare ed applicare i Principi Etici Generali, di cui al precedente punto 5, nei rapporti tra di loro e con l’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF.

 

7.1.2 Partecipazione alla vita associativa

 

È obbligo dei Soci e dei collaboratori fare quanto è loro possibile per partecipare attivamente alla vita associativa, fornendo il proprio contributo al perseguimento degli scopi dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF.

Il sistema dei controlli interni è inteso come l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento dell’efficacia e dell’efficienza dei processi aziendali, della salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite, dell’affidabilità e integrità delle informazioni contabili gestionali, della conformità delle operazioni con la legge e le disposizioni interne dell’ente.

Fatto salvo il rispetto del segreto d’ufficio e professionale, ciascun Socio e collaboratore è chiamato a condividere il proprio patrimonio di conoscenze, competenze ed esperienze in materia di controlli di legittimità e di conformità, etica degli affari e della vita associativa.

 

7.1.3 Tutela della Riservatezza (Vedasi anche il precedente punto 5.4)

 

I Soci e collaboratori sono tenuti a rispettare il valore e la proprietà delle informazioni di cui vengano a conoscenza, nonché delle informazioni di qualsiasi natura e in qualsiasi forma che vengono raccolte e/o elaborate durante la vita associativa, e sono altresì tenuti a non divulgarle senza autorizzazione del rispettivo titolare, salvo che lo impongano motivi di ordine legale o deontologico. A tale fine, i Soci:

  1. a) devono adoperare la dovuta cautela nell’utilizzo delle informazioni acquisite durante la vita associativa;
  2. b) non devono usare le informazioni ottenute né per vantaggio personale né secondo modalità contrarie alle leggi o che siano o possano costituire impedimento agli scopi ed ai valori dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF.

 

7.1.4 Conflitto di interessi (Vedasi anche il precedente punto 5.9)

 

I Soci e collaboratori s’impegnano ad evitare qualsiasi situazione di conflitto con gli interessi dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF e degli altri Soci e collaboratori. Il socio/collaboratore s’impegna a comunicare tempestivamente o preventivamente alla Presidenza possibili situazioni di conflitto d’interesse nelle quali si trova o ritenesse di trovarsi, sia nei confronti dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF sia nei confronti di altri Soci/collaboratori. La Presidenza, effettuate le necessarie verifiche, né darà a sua volta notizia al Consiglio Direttivo per gli opportuni provvedimenti. Nel caso previsto dal comma precedente, il Socio, il Presidente e il Consiglio Direttivo dovranno concordare le modalità più appropriate per comporre o evitare il conflitto d’interessi. Ove ciò non fosse possibile, il Socio/collaboratore dovrà astenersi dal partecipare alla vita associativa per la parte in cui tale partecipazione sia o possa essere influenzata dai propri interessi.

 

7.2 RAPPORTI DELL’ ASSOCIAZIONE CON I TERZI E CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

 

7.2.1 Rapporti esterni

 

I Destinatari devono tenere un comportamento improntato alla massima correttezza e integrità in tutti i rapporti con persone ed enti esterni all’Associazione. Non sono ammesse in alcun modo l’offerta o la ricezione di regali, doni, denaro, omaggi e altre utilità verso e da chiunque abbia o miri ad avere rapporti d’affari con l’Associazione, salvo quelli di valore modesto e puramente simbolico. Ove possibile, l’applicazione del Codice dovrà ritenersi estesa, nelle forme e nei modi ritenuti più idonei, a quanti a qualsiasi titolo entrino in contatto con l’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF.

 

7.2.2 Rapporti con la Pubblica Amministrazione e le Istituzioni Pubbliche

 

Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e le Istituzioni Pubbliche, i Destinatari promuovono rapporti leciti e corretti nell’ambito della massima trasparenza e rifiutano qualunque forma di promessa od offerta di pagamenti o beni per promuovere o favorire qualsiasi interesse o vantaggio. Non è consentito ai Destinatari offrire denaro o doni a dirigenti, funzionari o dipendenti della Pubblica Amministrazione e delle Pubbliche Istituzioni, o a loro parenti, salvo che si tratti di doni o utilità d’uso di modico valore.

Quando è in corso una qualsiasi trattativa, richiesta o rapporto con la Pubblica Amministrazione e le Pubbliche Istituzioni, i Destinatari non devono cercare d’influenzare impropriamente le decisioni della controparte, comprese quelle dei funzionari che trattano o prendono decisioni, per conto delle Stesse. Nella partecipazione a gare e a procedure competitive in genere per l’aggiudicazione di appalti, nel corso delle attività per la gestione dei bandi di gara o studi di fattibilità di offerte complesse, nonché nella presentazione di progetti finanziati con fondi pubblici, si dovrà operare nel più scrupoloso rispetto delle normative comunitarie, nazionali e locali vigenti e della corretta pratica commerciale. Qualora i Destinatari ricevano richieste o proposte di benefici da pubblici funzionari devono immediatamente sospendere il rapporto e segnalare il fatto all’Organismo di Vigilanza ovvero al Consiglio Direttivo.

 

7.2.3 Rapporti con partiti politici e organizzazioni sindacali

 

L’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF, consapevole della sua natura di associazione, è completamente estranea a qualunque partito politico. In tal senso, l’Associazione non sovvenziona finanziariamente in alcun modo tali forme organizzative o associative e non sostiene eventi, manifestazioni, congressi con finalità di propaganda politica. Si astiene da comportamenti volti ad esercitare pressioni dirette o indirette ad esponenti politici e non eroga contributi ad organizzazioni con le quali può ravvisarsi un conflitto di interessi. Nei confronti delle altre organizzazioni sindacali, l’opera dell’Associazione si ispira a criteri di collaborazione, nonché di confronto, astenendosi dal sostenere finanziariamente tali forme associative.

 

RISORSE FINANZIARIE

L’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF sostiene finanziariamente la propria attività ricorrendo a forme di contribuzione diverse dalle quote associative (ad esempio accettando donazioni/sponsorizzazioni per l’organizzazione di singoli eventi nonché incarichi di collaborazione, consulenze, progettazioni, ecc.), purché queste non la distolgano dal perseguimento dei suoi scopi e non si pongano in contrasto con i valori espressi dal presente Codice l’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF s’impegna a fornire anche ai soggetti che contribuiscono una chiara e veritiera rappresentazione circa gli scopi che essa persegue, le finalità, i tempi e le modalità d’attuazione delle iniziative e dei progetti da sostenere, nonché circa le attività svolte con l’impiego dei fondi. L’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF garantisce che le risorse finanziarie sono reperite in maniera etica, professionale e trasparente, secondo l’interesse esclusivo della Stessa e mai a vantaggio personale di alcuno. Nell’ambito delle rendicontazioni annuali fornite ai soci saranno singolarmente elencati i contributi ricevuti, i soggetti che li hanno erogati e l’utilizzo che ne è stato fatto. L’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF, comunque, non finanzia la propria attività con il ricorso al credito.

 

ATTUAZIONE DEL CODICE ETICO

9.1 Sistema di controllo interno

 

Richiamando quanto già espresso nel precedente paragrafo 6.4 (Controllo interno), è politica dell’Associazione diffondere a tutti i livelli una cultura caratterizzata dalla consapevolezza dell’esistenza di controlli e dall’assunzione di una mentalità orientata all’esercizio del controllo. L’attitudine verso i controlli deve essere positiva, per il contributo che questi danno al miglioramento dell’efficacia ed efficienza gestionale. Per controlli interni devono intendersi tutti gli strumenti necessari o utili a indirizzare, gestire e verificare le attività associative con l’obiettivo di assicurare il rispetto delle leggi e delle procedure, proteggere i beni de II’ Associazione e la salute/sicurezza delle persone, gestire efficientemente le attività e fornire dati contabili e finanziari accurati e completi. Il sistema di controllo interno, nel suo insieme, deve ragionevolmente consentire:

  1. il rispetto della normativa vigente, delle procedure dell’Associazione e del Codice Etico;
  2. il rispetto delle strategie e delle politiche dell’Associazione;
  • la tutela dei beni materiali e immateriali;
  1. l’efficacia e l’efficienza della gestione;
  2. l’attendibilità delle informazioni finanziarie, contabili e gestionali interne ed esterne.

La responsabilità di realizzare un sistema di controllo interno efficace è condivisa e comune ad ogni livello della struttura organizzativa. Conseguentemente, tutti, nell’ambito delle funzioni svolte, sono responsabili della definizione e del corretto funzionamento del sistema di controllo.

 

9.2 Organismo di Vigilanza (OdV)

 

Oltre al Presidente e al Consiglio Direttivo potrà essere costituito un Organismo di Vigilanza a cui sono affidati i seguenti compiti in merito all’attuazione del Codice Etico:

  1. monitorare l’applicazione del Codice da parte dei Destinatari, attraverso l’applicazione di specifici compliance programs, piani di audit interni e accogliendo le eventuali segnalazioni fornite dai portatori d’interesse interni ed esterni;
  2. trasmettere agli organi sociali e amministrativi la richiesta di applicazione di eventuali sanzioni per violazioni del Codice;
  • relazionare periodicamente al Presidente sui risultati dell’attività svolta, segnalando eventuali violazioni del Codice di significativa rilevanza;
  1. esprimere pareri in merito alla revisione delle più rilevanti politiche e procedure, al fine di garantirne la coerenza con il Codice;
  2. provvedere, ove necessario, alla proposta di revisione periodica del Codice.

 

9.3 Comunicazione e formazione

 

Il Codice Etico è portato a conoscenza di tutti i Destinatari, interni ed esterni, mediante apposite attività di comunicazione, e comunque collocandolo sul sito internet dell’Associazione. Allo scopo di assicurare la corretta comprensione del Codice, il Consiglio Direttivo predispone e realizza, anche sulla base delle eventuali indicazioni dell’Organismo di Vigilanza o della Presidenza, un piano periodico di comunicazione/formazione inteso a favorire la conoscenza dei principi e delle norme etiche contenute nel Codice. Le iniziative di formazione possono essere differenziate secondo il ruolo e la responsabilità dei collaboratori.

 

9.4 Segnalazione dei soggetti interessati

 

L’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF provvede a stabilire un canale di comunicazione attraverso il quale i soggetti interessati potranno rivolgere le proprie segnalazioni riguardanti il Codice o le sue eventuali violazioni direttamente all’OdV o al Presidente o al Consiglio Direttivo. Tutti i soggetti interessati possono segnalare, per iscritto e in forma non anonima, attraverso l’indirizzo mail dedicato, ogni violazione o sospetta violazione del Codice all’OdV o al Presidente o al Consiglio Direttivo, che provvede ad un’analisi della segnalazione, ascoltando eventualmente l’autore e/o il responsabile della presunta violazione. L’OdV o il Presidente o il Consiglio Direttivo agiscono in modo da garantire i segnalanti contro qualsiasi tipo di ritorsione, intesa come atto che possa dare adito anche al solo sospetto di essere una forma di discriminazione o penalizzazione. È garantita la riservatezza sull’identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge.

 

9.5 Violazioni del Codice Etico

 

In caso di accertata violazione del Codice, l’OdV o il Presidente riportano la segnalazione e richiede l’applicazione di eventuali sanzioni al Consiglio Direttivo. Nel caso in cui la violazione coinvolga uno o più membri del Consiglio Direttivo, l’Organismo di Vigilanza o il Presidente riporterà la segnalazione e la proposta di sanzione disciplinare direttamente al Consiglio Direttivo, in quanto organo collegiale, per l’eventuale convocazione dell’Assemblea dei Soci. Gli organi sociali attivati assumono le decisioni ed approvano i conseguenti provvedimenti, anche sanzionatori, secondo la normativa in vigore, ne curano l’attuazione e riferiscono dell’esito all’Organismo di Vigilanza.

 

9.6 Valore contrattuale del Codice Etico

 

L’osservanza delle norme del Codice Etico è parte essenziale delle obbligazioni contrattuali dei dipendenti/collaboratori dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2104 e 2106 del Codice Civile’. La violazione delle norme del Codice Etico costituisce inadempimento delle obbligazioni contrattuali del rapporto di lavoro/collaborazione e può comportare l’applicazione di sanzioni disciplinari secondo quanto previsto dalle leggi, dal CCNL e dal codice disciplinare aziendale anche in ordine alla conservazione del rapporto di lavoro. Il rispetto del Codice Etico è richiesto anche:

  1. ai componenti degli organi sociali che, in caso d’inosservanza ne rispondono ai sensi dell’art. 2392 del Codice Civile;
  2. a tutti i terzi che intrattengono rapporti contrattuali a pena della risoluzione del contratto stesso.

 

9.7 Soci

 

Ai sensi dello Statuto, il Consiglio Direttivo può deliberare l’esclusione del Socio o la sua sospensione cautelare in presenza di gravi violazioni delle prescrizioni contenute nel presente Codice. Entro 30 giorni dalla comunicazione della sospensione cautelare, il Socio sospeso ha diritto di presentare ricorso agli organi statutari che devono pronunciarsi nel termine di 60 giorni dal ricevimento del ricorso, conformemente alla previsione statutaria.

 

 

SISTEMA SANZIONATORIO

10.1 Principi generali

 

L’art. 6, comma 2, lett. e) e l’art. 7, comma 4, lett. b) del d.lgs. 231/01 indicano, quale condizione per un’efficace attuazione del modello di organizzazione, gestione e controllo, l’introduzione di un sistema disciplinare «idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello». Pertanto, la definizione di un adeguato sistema disciplinare costituisce un presupposto essenziale della valenza scriminante del modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. 231/01 rispetto alla responsabilità amministrativa degli enti. Le sanzioni saranno applicate ad ogni violazione delle disposizioni contenute nel Modello a prescindere dalla commissione di un reato e dallo svolgimento e/o dall’esito del procedimento penale eventualmente avviato dall’autorità giudiziaria.

4 “Art. 2104 – Diligenza del prestatore di lavoro -II prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall’interesse dell’impresa e da quello della produzione nazionale. Deve inoltre osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende.”

“Art 2106 – Sanzioni disciplinari – L’inosservanza delle disposizioni contenute nei due articoli precedenti può dar luogo all’applicazione di sanzioni disciplinari, secondo la gravità dell’infrazione.”

5 “Art. 2392 – Responsabilità verso la società – Chiunque abbia posizioni di responsabilità e dirigenziali deve adempiere i doveri ad essi imposti dalla legge e dallo statuto con la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico e dalle loro specifiche competenze. Essi Sono solidalmente responsabili verso la società dei danni derivanti dall’inosservanza di tali doveri, a meno che si tratti di attribuzioni proprie del comitato esecutivo o di funzioni in concreto attribuite ad uno o più dirigenti.

In ogni caso i dirigenti, fermo restando quanto disposto dal comma terzo dell’articolo 2381, sono solidalmente responsabili se, essendo a conoscenza di fatti pregiudizievoli, non hanno fatto quanto potevano per impedirne il compimento o eliminarne o attenuarne le conseguenze dannose.

La responsabilità per gli atti o le omissioni dei dirigenti o rappresantanti non si estende a quello tra essi che, essendo immune da colpa, abbia fatto annotare senza ritardo il suo dissenso nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio, dandone immediata notizia per iscritto al presidente del collegio sindacale.”

Le sanzioni per violazioni alle disposizioni contenute nel Modello sono da intendersi applicabili anche nelle ipotesi di violazione alle disposizioni contenute nel Codice Etico.

 

10.2 Articolazione delle sanzioni

 

In generale, un sistema sanzionatorio, per essere efficace, deve articolare le sanzioni graduandole in base alla gravità dei comportamenti da perseguire; nello specifico delle sanzioni da applicare in conseguenza delle violazioni del Modello e/o del Codice Etico, è anche necessario discriminare i soggetti protagonisti di tali violazioni. Pertanto, nel richiamare esplicitamente i precedenti punti 9.5, 9.6 e 9.7, si indicano le misure sanzionatorie articolate per soggetti.

 

 10.3 Sanzioni per i lavoratori dipendenti

 

I comportamenti tenuti dai lavoratori dipendenti in violazione delle regole contenute nel Modello e/o nel Codice Etico sono da intendersi illeciti disciplinari. Tali regole comportamentali sono formalmente dichiarate vincolanti per tutti i lavoratori, e la loro violazione comporta l’irrogazione di sanzioni graduate in base alla gravità della violazione stessa, nel rispetto delle procedure di cui all’articolo 7 della Legge 30 maggio 1970, n. 300 (Statuto Lavoratori) e/o di eventuali normative speciali applicabili. In relazione alla tipologia delle sanzioni si fa specifico riferimento alle categorie di fatti sanziona bili previste dall’apparato sanzionatorio esistente, ossia alle previsioni di cui al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti da aziende del terziario della distribuzione e dei servizi del 18/7/2008 (e successivi rinnovi e/o modifiche) e/o CCNL applicabile all’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF. Tali categorie descrivono i comportamenti sanzionati a seconda del rilievo che assumono le singole fattispecie considerate e le sanzioni in concreto previste per la commissione dei fatti stessi a seconda della loro gravità. Il sistema disciplinare è costantemente monitorato dal Consiglio Direttivo e/o dall’OdV.

 

10.4 Misure nei confronti degli Amministratori o rappresentanti legali

 

In caso di violazione del Modello e/o del Codice Etico da parte di Amministratori dell’Associazione, l’OdV e/o il Consiglio Direttivo ne informerà il Presidente e se del caso anche l’intero Consiglio, i quali provvederanno ad assumere le opportune iniziative previste dalla vigente normativa nonché dallo Statuto Associativo. Nell’ipotesi in cui sia disposto il rinvio a giudizio di Amministratori, presunti autori del reato da cui deriva la responsabilità amministrativa dell’Associazione, si procederà alla convocazione straordinaria dell’Assemblea dei soci per deliberare in merito alla revoca del mandato.

 

10.5 Misure nei confronti dei soci

 

In caso di violazione del Modello e/o del Codice Etico da parte dei soci dell’Ente di Ricerca Scientifica ed Alta Formazione in sigla ERSAF, l’OdV informa il Presidente che provvederà ad assumere le opportune iniziative previste dalla vigente normativa e dallo Statuto Associativo. Se la violazione è invece rilevata dal Presidente, lo stesso agirà in analoga maniera informando l’OdV e/o il Consiglio Direttivo.

 

10.6 Misure nei confronti di Collaboratori esterni e Partners

 

Ogni comportamento posto in essere da Collaboratori esterni o da Partners che violi o sia in contrasto con i principi e le linee di condotta indicate dal Modello e/o dal Codice Etico, e tale da costituire rischio di commissione di reato sanziona bile ai sensi del d.lgs. 231/01, potrà determinare, mediante l’attivazione di opportune clausole, la sospensione del rapporto contrattuale e delle attività conseguenti, nonché l’applicazione di eventuali penali conseguenti alla sospensione dell’attività, fino a giungere alla risoluzione dei contratti e fatta salva l’eventuale richiesta di risarcimento qualora da tale comportamento derivi un danno concreto all’Associazione, come nel caso di applicazione da parte del Giudice delle misure sanzionatorie previste dal Decreto. Il Consiglio Direttivo, se del caso con il supporto dell’OdV, curerà l’elaborazione, l’aggiornamento e l’inserimento nelle lettere di incarico o, più in generale, negli accordi con i Collaboratori e Partners, delle succitate specifiche clausole contrattuali.

 

ADOZIONE E AGGIORNAMENTO DEL CODICE ETICO

L’adozione del presente Codice è deliberata dal Consiglio di Amministrazione, eventuali sue modifiche e integrazioni sono proposte dal Presidente e devono essere sottoposte all’approvazione dello stesso Consiglio.

 

 

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